2008 ospedale di matany, estremo nord-est del nord uganda in karamoja
lucia lomkol di irriir, una giovane mamma di 20 anni, arriva allospedale in condizioni disperate a causa del bambino gia morto che porta in grembo e che le ha causato uninfezione mortale. Era il 25 ottobre 2008.
Il dott. Erik donini, responsabile del reparto maternita, al momento dellaccettazione tenta lultima disperata operazione ma senza risultato. Per il progressivo peggioramento della donna, la fa trasferire dalla corsia generale alla sala travaglio, per evitare che le altre pazienti assistano alla morte di una giovane mamma. Alla sera dello stesso giovane, constatando il progressivo peggioramento, fa chiamare il parroco di matany, padre marco canovi, che amministra a lucia lunzione degli infermi.
Riportando a casa padre marco, ricorda un santino di padre giuseppe che conserva nel suo appartamento. Sotto linflusso di uninattesa ispirazione, dopo aver preso il santino torna in ospedale accanto a lucia. Dopo aver ricevuto il consenso di lucia, sua mamma e suo marito. Colloca il santino sulla spalliera del letto della moribonda e raduna le infermiere per linvocazione.
Concluso il tutto verso mezzanotte, si accomiata da loro, chiedendo di essere avvisato la mattina seguente per il funerale di lucia.
Alle cinque del mattino si presenta e, con sua grande sorpresa, trova lucia completamente cosciente e presente a se stessa.
Tutti i presenti attribuiscono limprovvisa cura allinvocazione di padre giuseppe.
Il vescovo di moroto, mons. Henry apaloryamam ssentongo, a cui appartiene la parrocchia di matany, venuto a conoscenza del fatto, vuole che con un processo si raccolga tutta la documentazione per sottoporla allo studio delle cause dei santi.