"Abbiamo raggiunto il villaggio sobbalzando per le strade sterrate e polverose in un'ambulanza stracarica di personale dell’ospedale e di attrezzature. Giunti a destinazione, abbiamo annunciato il nostro arrivo con un impianto stereo che diffondeva musica ad alto volume per attirare il maggiore numero di persone. Ci siamo suddivisi nelle diverse postazioni, per vaccinare, distribuire farmaci e vitamine ai bambini, eseguire i test rapidi per la malaria e l’HIV.
Insieme all'ostetrica dell’ospedale, in una tipica capanna ugandese, ho visitato le donne in gravidanza. Ho somministrato loro il vaccino contro il tetano e la difterite, fornito ferro, acido folico e profilassi antimalarica.
Mi hanno spiegato che se non ci fosse questo servizio le donne dei villaggi non incontrerebbero mai nessuna ostetrica prima del parto, aumentando di molto il rischio di complicanze in gravidanza e di mortalità materna e neonatale al parto".
Francesca Bonadei, ostetrica volontaria dell'Università Statale di Milano - Bicocca, recentemente tornata in Italia dopo tre mesi trascorsi all'ospedale di Kalongo
Ogni settimana un’equipe formata da medici, infermieri e ostetriche raggiunge i villaggi più lontani per curare bambini, donne e uomini, e diffondere importanti messaggi sulla salute. Producendo un impatto concreto, positivo e a lungo termine sulle comunità più svantaggiate.